Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha presentato il pacchetto della Commissione contro l’evasione fiscale delle aziende in Europa: un passo per mettere fine ai paradisi fiscali.
“Sono già stati compiuti molti progressi per bloccare la frode e l’evasione fiscale e per combattere la fiscalità aggressiva, in Europa e nel mondo – spiega Gentiloni -. Ma quel lavoro è tutt’altro che concluso. Questo è uno scandalo che non può continuare, soprattutto in questo momento di crisi e al fine di costruire una ripresa duratura, tutti devono pagare la loro giusta quota”.
La Commissione stima che le perdite annuali di entrate nell’Ue dovute all’evasione fiscale internazionale da parte di privati sia di 46 miliardi di euro, l’elusione dell’imposta sulle società di oltre 35 mld e le frodi sull’Iva transfrontaliere di 50 mld.
“I principi devono essere applicati a tutti, che si tratti di aziende che operano online o offline – aggiunge il commissario -. La trasparenza fiscale deve coprire il mondo digitale e le autorità fiscali devono disporre degli strumenti giusti per garantire che coloro che traggono profitto dalle piattaforme digitali paghino le tasse proprio come tutti gli altri”.
Gli Stati membri forniranno i necessari strumenti per scambiare automaticamente informazioni sulle entrate guadagnate dai venditori su piattaforme digitali, per garantire un’adeguata riscossione delle imposte, limitando al contempo gli oneri amministrativi per le piattaforme stesse.