Una tassa di solidarietà per finanziare le spese e i sostegni necessari a combattere la crisi scatenata dal coronavirus. L’idea è del Fondo monetario internazionale che nel ‘Fiscal Monitor’ invita “le autorità politiche a considerare un contributo temporaneo per la ripresa dal Covid-19, imposto su redditi alti o grandi patrimoni”.
L’obiettivo è ridurre le diseguaglianze che sono state esacerbate dalla pandemia, con poche grandi imprese che hanno accumulato utili enormi e giovani, donne e lavoratori meno qualificati che hanno invece pagato il prezzo più alto. Un contributo che, affermano i tecnici dell’istituto di Washington, dovrebbe essere accompagnato da una “riforma della tassazione domestica e internazionale, in particolare quando la ripresa avrà preso ritmo”.
Puntare sui vaccini - aggiunge l’Fmi - è in questo momento il “miglior investimento possibile. Se la pandemia globale sarà posta sotto controllo tramite le vaccinazioni, il rafforzamento della crescita economica porterebbe oltre 1.000 miliardi di dollari di entrate aggiuntive alle economie avanzate da qui al 2025 e permetterebbe anche risparmi maggiori sul fronte delle misure di sostegno. In questo modo le vaccinazioni contro il Covid-19 si pagherebbero da sole, fornendo un eccellente valore all’investimento di denaro pubblico.”