Per consentire al G20 e all’Ocse di completare entro ottobre il lavoro per raggiungere un accordo completo sulla tassazione, che comprenda anche una digital tax, “la Commissione europea ha deciso di sospendere durante questo periodo il lavoro in corso sulla proposta per una web tax come nuova risorsa propria dell’Ue”. Lo ha reso noto un portavoce dell’organo di governo dell’Ue.
“Il G20 ha sottoscritto a Venezia uno storico accordo per creare un sistema fiscale internazionale più stabile ed equo, che affronti le sfide della tassazione derivanti dalla digitalizzazione dell’economia. Questo è stato un risultato straordinario dopo anni di negoziati e per il quale la Commissione ha lavorato instancabilmente - ha aggiunto -. Il G20 ha invitato il quadro inclusivo dell’OCSE/G20 ad affrontare rapidamente le questioni rimanenti e a finalizzare gli elementi progettuali, insieme a un piano di attuazione dettagliato, entro ottobre. La conclusione positiva di questo processo richiederà uno sforzo finale da parte di tutte le parti e la Commissione si impegna a concentrarsi su tale sforzo.”
I punti centrali, senza entrare nel merito della proposta in questo post, sono due. Da un lato, il Congresso degli Stati Uniti ha posto come condizione ai fini dell’approvazione della global minimum tax al 15% la rinuncia a una propria tassa sulle multinazionali da parte dell’Ue. Dall’altro lato, affinché la tassa proposta a Venezia nei giorni scorsi riceva il benestare dell’Ue è necessario che tutti e 27 i paesi membri siano d’accordo. Il che non è affatto scontato.