Il rating sovrano francese tormenta il governo di Emmanuel Macron. All’indomani della decisione di Standard & Poor’s di declassarlo da AA ad AA- a causa delle preoccupazioni sulla traiettoria ascendente del debito pubblico, il ministro dell’Economia Bruno Le Maire ha escluso qualsiasi misura di austerità.
“Nel 2025 non ci sarà alcun aumento delle tasse”, ha spiegato il titolare di Bercy ai microfoni di Bfmtv, evidenziando che questa possibilità “non fa parte del ventaglio di opzioni del governo” e precisando come non sia stata presa ancora alcuna decisione (al momento) sulla possibilità di deindicizzare le pensioni e le prestazioni sociali all'inflazione l'anno prossimo.
Il dibattito è, tuttavia, centrale in Francia e, nel pieno della campagna elettorale, a cogliere la palla al balzo per scagliarsi contro il ministro è stata la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. “Non hai salvato l’economia, l’hai rovinata”, ha scritto in un messaggio rivolto a Le Maire su X. “Tu l’avresti venduta alla Russia”, ha replicato Le Maire.
Di sicuro, lo scorso anno l’economia transalpina ha registrato un deficit pubblico sul prodotto interno lordo pari al 5,5% (il rapporto debito/Pil è salito al 112%) e S&P non crede che la seconda economia europea riuscirà a portarlo sotto il 3% entro il 2027, come invece annunciato dall’esecutivo francese.