Esplode il debito pubblico nel Regno Unito. Per la prima volta è stata superata la soglia dei 2.000 miliardi di sterline. In evidenza, quindi, la perdita di entrate fiscali dopo che il blocco imposto a marzo ha fatto precipitare l’economia in una recessione record e l’enorme costo dei programmi di spesa pubblica impiegati per sostenere imprese e posti di lavoro.
L’indebitamento netto del settore pubblico escluse le banche del settore pubblico era pari a 2.004,0 mld alla fine di luglio 2020, in aumento di 227,6 mld da luglio 2019.
I numeri indicano che la dimensione del debito del Regno Unito supera ora il 100% del Pil, con un’incidenza che risulta la più pesante dal 1961. E la scorsa settimana, ulteriori dati hanno mostrato una contrazione record dell’economia, pari al 20,4% nel secondo trimestre di quest’anno.
“La pandemia continua ad avere un impatto significativo sulle finanze del settore pubblico del Regno Unito - spiega l'Ufficio nazionale di statistica -. Questi effetti derivano sia dall’introduzione di misure sanitarie pubbliche sia da nuove politiche governative a sostegno di imprese e individui”.
I nuovi dati aumentano la pressione sul Cancelliere (il ministro delle Finanze) Rishi Sunak che ha tuttavia escluso un ritorno all’austerità perseguita dal suo predecessore George Osborne.