Osservando l’andamento del debito pubblico degli Stati Uniti, emerge che l’aspetto più rilevante (oltre alla crescita di 84 volte registrata in un secolo) è il forte aumento rilevato dopo il 2000, quando la strategia avviata da Washington contro il terrorismo (che comprendeva l’invasione dell’Afghanistan a partire dal 2001 e dell’Iraq dal 2003) ha determinato importanti aumenti della spesa pubblica.
Nei 14 anni tra il 1998 e il 2012, il debito pubblico degli Usa è cresciuto di 10.000 miliardi di dollari, e negli otto anni successivi è salito nuovamente dello stesso importo, raggiungendo i 30.000 miliardi di dollari con l’inizio della pandemia di Covid-19 nel 2020.
Da allora il debito è ulteriormente aumentato salendo a circa 33mila miliardi, principalmente a causa delle spese legate proprio al Covid e dei conseguenti sforzi profusi per riavviare l’economia statunitense. A conferma di quale sia lo stato reale della finanza pubblica statunitense, c’è un altro dato sorprendente: il governo federale non ha mai registrato un surplus di bilancio dal 2001.