Anche la Grecia nei giorni scorsi è entrata nel novero dei Paesi europei il cui debito pubblico genera un rendimento negativo. Il che vuol dire che i titoli ellenici non sono considerati più molto rischiosi.
Il debito pubblico greco, valutato come un investimento pericoloso meno di dieci anni fa quando il Paese si trovava al centro della crisi del debito sovrano nell’Eurozona, ora sta diventando (inaspettatamente) una nuova fonte di attrazione per gli investitori alla ricerca di asset stabili in un contesto di rallentamento economico globale abbinato a una possibile recessione.
L’economia della Grecia ha appena concluso un periodo di ripresa economica dopo la crisi scoppiata nel 2008. L’indice azionario di riferimento del Paese ha mostrato negli ultimi mesi performance inattese. I mercati sembrano apprezzare la politica economica messa in campo dal premier (di centro-destra) Kyriakos Mitsotakis.