Le Borse asiatiche chiudono in calo con gli investitori che temono un’espansione del contagio del corona virus proveniente dalla Cina. In rosso Tokyo (-0,91%), i listini cinesi con Shanghai (-1,4%), Shenzhen (-1,3%) e Hong Kong (-2,7%). Negativi anche Seul (-1%) e Mumbai (-0,3%).
Intanto è stata annunciata la sesta vittima accertata del misterioso virus, simile alla Sars, comparso dal dicembre scorso. E dall’Australia arriva la notizia di un primo caso sospetto su un uomo appena rientrato proprio dalla Cina.
Lunedì 20 gennaio sono stati gli stessi esperti della Commissione della salute cinese a confermare che il virus è trasmissibile da uomo a uomo. A questo si aggiunge che l’infezione ha superato i confini cinesi: dopo i due casi registrati in Thailandia e quello in Giappone si è aggiunta un’altra persona colpita dalla polmonite virale in Corea del Sud.
Tutto era cominciato il 31 dicembre scorso quando le autorità cinesi hanno individuato l’origine del focolaio del virus al mercato dei molluschi e degli animali vivi di Wuhan. Questa volta le autorità di Pechino, al contrario di quanto accaduto con la Sars che nel 2003 che provocò oltre 700 morti, hanno informato tempestivamente l’Oms. Sono scattati così i protocolli di sicurezza e molti paesi sono corsi ai ripari per arginare la diffusione del virus 2019-nCoV, che appartiene alla famiglia dei coronavirus. Proprio come la Sars.