Chios, che si trova proprio di fronte alla terraferma turca, non ha subito pesanti effetti dalla crisi finanziaria globale come, invece, nel resto del paese ellenico proprio grazie alla cosiddetta “lacrima di Chios”. Il nome è collegato al processo di raccolta. Nel mese di agosto 3 mila agricoltori iniziano a intagliare la corteccia degli alberi di lentisco, un arbusto sempreverde. La resina viene prodotta dalle piante per chiudere le ferite che si aprono lungo il tronco e i rami.
Le gocce di resina, che cadono a terra e si asciugano per essere raccolte verso la fine di settembre, sono un superalimento, dotato di un effetto curativo e antiossidante. E così, il mastice può essere trovato in prodotti per il mal di stomaco, dentifrici o lozioni per il corpo. In alcuni casi, come la birra, serve a migliorare il gusto dei prodotti. Ad esempio, anche in Turchia molti alimenti contengono mastice (formaggio, latte, caramelle e budino di riso, ma anche caffè). È usato come una spezia.
Nel 2017 sono stati esportati in totale 120.000 chilogrammi di mastice prevalentemente in Medio Oriente. Ma la piccola isola non si accontenta e guarda verso nuovi mercati.