La più grande banca italiana ha chiuso il primo trimestre del 2019 con un utile netto di 1,05 miliardi, in calo del 16,1% rispetto allo stesso periodo del 2018, ma superiore ai 901 milioni previsti dalle stime di mercato. L’istituto, inoltre, conferma la previsione di un utile netto 2019 in aumento rispetto ai 4,05 miliardi di euro dell'anno passato.
“Siamo particolarmente soddisfatti del primo trimestre: in un contesto più complesso del previsto, Ia banca conferma la capacità di raggiungere risultati importanti, in linea con l'obiettivo di un utile netto superiore a quello del 2018”, ha spiegato l'ad Carlo Messina. “Siamo stati in grado di ottenere questo risultato senza ricorrere ad alcuna voce straordinaria, e la qualità del credito nel trimestre registra il flusso di nuove sofferenze ai minimi storici, grazie alla nostra capacità di gestire le nuove erogazioni e grazie alla qualità delle nostre aziende clienti, molto più solide e profittevoli di quanto non fossero prima della crisi del 2008”. I crediti deteriorati scendono così a marzo 2019, rispetto a dicembre 2018, del 2,6% al lordo delle rettifiche di valore e dell' 1,8% al netto.
Messina ha poi ricordato come la banca sia "un fattore di accelerazione della crescita dell'economia reale del paese", grazie a erogazioni a medio e lungo termine a famiglie e imprese pari a 10,5 miliardi nel periodo tra gennaio e marzo.