Dopo diversi mesi di tensioni all’interno del consiglio di Amministrazione della banca, e dopo quattro anni e mezzo che hanno cambiato il profilo di Unicredit, il banchiere Jean Pierre Mustier si appresta a lasciare la guida del secondo istituto di credito italiano.
A dare una spiegazione è lo stesso Mustier: il piano strategico Team23, presentato poco meno di un anno fa, e i suoi pilastri fondanti “non sono più in linea con l’attuale visione del Cda”, osserva il banchiere francese, che rimarrà in carica al massimo fino ad aprile 2021, scadenza dell’attuale Cda.
Sarà dunque il nuovo ad, assieme al consiglio, a dover stabilire quale sia la direzione da prendere per Unicredit dopo la cura Mustier: in quattro anni e mezzo il banchiere ha rafforzato il patrimonio dell’istituto, ma ha ceduto alcuni gioielli, fra cui la quota in Fineco, Pioneer, la polacca Pekao e anche la storica quota in Mediobanca, che faceva del gruppo il primo socio di Piazzetta Cuccia.
A Piazza Affari Unicredit vale ora quasi la metà di Intesa Sanpaolo, con 20,3 miliardi di capitalizzazione contro oltre 37.