L'aumento del prezzo del petrolio dà una spinta all'inflazione nell'eurozona: +1,9%

Sarà abbastanza per indurre Mario Draghi ad attenuare la politica espansiva adottata dalla Bce e ad interrompere il quantitative easing?

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ll tanto atteso aumento dei prezzi si sta, dunque, verificando, ma è sostanzialmente attribuibile al rilevante aumento del prezzo del petrolio. Sarà abbastanza per indurre Mario Draghi ad attenuare la politica espansiva adottata dalla Bce e ad interrompere il quantitative easing? Per quantitative easing si intende il metodo grazie al quale una banca centrale crea moneta e la inietta nel sistema economico finanziario attraverso operazioni di mercato aperto.

L'aumento del prezzo del petrolio dà una spinta all'inflazione: +1,9%

L'inflazione annua nell'area dell'euro sale all’1,9% a maggio 2018, rispetto all'1,2% del mese precedente, secondo una stima di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea.

Motivi dell’aumento

Considerando le principali componenti del paniere che concorre a calcolare il livello dei prezzi al consumo, l’inflazione risulta spinta, in particolare, dall’energia (6,1%, rispetto al 2,6% di aprile), seguita da cibo, alcol, tabacco e servizi.

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