Nella sua ultima conferenza stampa subito dopo il direttivo dell’Eurotower, il presidente della Bce non mostra rimpianti. E non ha consigli per il suo successore, Christine Lagarde.
“Mi sento come qualcuno che ha cercato di rispettare il mandato nel miglior modo possibile” e “mai gettare la spugna”, ha spiegato Draghi.
Nessuna indicazione invece sul proprio futuro: “Chiedete a mia moglie”, ha detto scherzando.
Nel suo intervento Draghi ha evidenziato che per l’Eurozona “i rischi restano al ribasso” e ha poi difeso i tassi negativi, uno dei punti più controversi delle politiche della Bce a guida Draghi. Ma secondo lui, “il giudizio complessivo sui tassi negativi è positivo. I miglioramenti dell’economia hanno più che bilanciato gli effetti indesiderati negativi”.
Draghi ha quindi difeso il riavvio del quantitiative easing con gli acquisti per 20 mld al mese che partiranno il 10 novembre. “Purtroppo, tutto ciò che è accaduto dalla decisione di politica monetaria di settembre ha mostrato abbondantemente che la nostra determinazione ad agire tempestivamente era giustificata”.
Il board ha intanto confermato i tassi di interesse ai livelli attuali: il principale resta fermo allo zero, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%.