Un nuovo quantitative easing (il programma di acquisto titoli) di dimensioni massicce: 750 miliardi di euro di titoli da acquistare per sconfiggere l’emergenza economica innescata dal coronavirus.
La Banca centrale europea va al contrattacco di fronte al crollo delle Borse e al rialzo degli spread che rischiava di rimettere in discussione la stabilità dell’euro.
“Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie - ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde -. Non ci sono limiti all’impegno della Bce per l’Euro”. È questa la frase che sostituisce, in qualche modo confermandolo, il ‘whatever it takes’ pronunciato da Mario Draghi e che proprio Lagarde non aveva voluto far nei giorni scorsi.
Una valanga di soldi che verrà utilizzata - si legge in una nota – “finché la Bce non giudicherà che la crisi del Covid-19 è finita, ma in ogni caso non terminerà prima di fine anno”.
Resta in piedi il criterio della ‘capital key’, ovvero acquisti commisurati al peso di ciascun Paese nel capitale della Bce. Ma saranno permesse “fluttuazioni nella distribuzione dei flussi di acquisto nel tempo, fra classi di asset e giurisdizioni”.