È una vera e propria stangata quella che ha colpito gli argentini con l’arrivo delle ultime bollette di maggio. Il governo ultraliberista di Javier Milei sta, infatti, portando avanti un programma di aggiornamento delle tariffe dei servizi rimaste congelate nell’ultimo anno della presidenza di Alberto Fernandez cercando di dosare gli aumenti per non pregiudicare l’obiettivo di ridurre l’inflazione, arrivata ad aprile al 289% annuo.
A destare sorpresa tuttavia è stata soprattutto la bolletta del gas, che in questo mese ha segnato un salto in media di circa il 400%, un aumento che colpisce inoltre gli utenti nel momento di maggior consumo, con l'inizio dell'inverno australe.
In arrivo ci sono ulteriori incrementi annunciati anche per le bollette della luce e del telefono (5-10%), il prezzo della benzina (5%), il costo del biglietto della metropolitana (15%) e quello dei pedaggi (35%).
Intanto, secondo l’ultimo rilevamento mensile dell’Università Torcuato di Tella, l’indice di povertà ha raggiunto in Argentina sempre ad aprile il 49% contro il 41,7% rilevato a dicembre del 2023.