Il vicepresidente della Federal Reserve, Richard Clarida, ha dichiarato di essere più preoccupato dal mercato del lavoro statunitense che dell’inflazione.
In un discorso pronunciato poco dopo la pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo (saliti su base annua ad aprile oltre le aspettative al 4,2%), Clarida ha spiegato che i singoli aumenti dei prezzi avranno solo effetti transitori sull’inflazione, e di aspettarsi “il ritorno dell’inflazione al 2%, o forse sopra, nel 2022 e nel 2023”, in linea con gli obiettivi di politica monetaria della Fed.
Clarida ha anche aggiunto che l’attuale programma di acquisto di bond, a sostegno della ripresa, rimarrà al passo attuale finchè l’economia non evidenzierà una crescita più significativa.