Clamoroso tracollo per le più grandi aziende tecnologiche del mondo che hanno perso oltre mille miliardi di dollari di valore in sole tre sessioni di borsa da quando (il 4 aprile) la Federal Reserve ha aumentato il tasso di interesse.
Dopo i due anni di pandemia, con la guerra che infuria e l’incertezza che assale il mondo, gli investitori hanno sempre meno interesse nel virtuale e tornano al reale. Non a caso, Warren Buffet (imprenditore, economista e filantropo statunitense, soprannominato “oracolo di Omaha” per la sua sorprendente abilità negli investimenti finanziari e nel predire guadagni e perdite, e sesto uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 115,9 miliardi di dollari) ha fatto il contropelo ai nuovi lupi di Wall Street che guardano a criptovalute e blockchain: “Se qualcuno mi dice di avere il 100% del terreno agricolo americano e mi chiede di comprare l’1% gli do anche 25 miliardi. Ma se mi dici che hai tutti i bitcoin e me li offri a 25 dollari non li prendo, cosa me ne faccio?”.
Inizialmente sembrava che i mercati avessero apprezzato le mosse del presidente della Fed, Jerome Powell, ma l’ottimismo si è subito spento. Ed è seguito un bagno di sangue: Apple, la società di maggior valore al mondo, ha perso 220 miliardi di dollari, Microsoft ha perso 189 miliardi, Tesla 199, Amazon 173, Alphabet 123, Nvidia 85 e Meta 70.