I prodotti elettronici e gli elettrodomestici saranno dotati di un "indice di riparabilità", calcolato secondo dieci criteri, per combattere l'obsolescenza programmata. La nuova legge entrerà in vigore in Francia il 1° gennaio 2020. Nelle intenzioni del governo la riduzione del consumo di materie prime e dell'impatto ambientale.
Questo indice è una delle misure previste dalla road map per un'economia circolare volute dall'esecutivo Macron. Secondo uno studio dell'Agenzia per l'ambiente e l'energia, l'88% dei francesi cambia il proprio telefono cellulare mentre è ancora funzionante. Se tenesse il proprio smartphone per quattro anni anziché due, contribuirebbe a risparmiare 37 kg di gas serra. Lo sanno bene i tedeschi che mettono da parte tra 60 e 137 milioni di euro l'anno attraverso l'estensione della vita dei beni di consumo.
L'obsolescenza programmata è un reato nel paese transalpino dall'agosto 2015, punibile con una multa di 300 mila euro e fino a due anni di prigione. Ma per Alexandre Delaigue l'indice di riparabilità è inutile. Secondo l'economista l'ostacolo principale sono i costi e gli inconvenienti legati alle riparazioni. E se le persone sostituiscono i prodotti, prima che smettano di funzionare, è perché vogliono cose più innovative e performanti.