Lo scontro sulla Nato si accende anche in Polonia. Aveva fatto partire la miccia Emmanuel Macron con la frase “la Nato è in stato di morte cerebrale”. Nella strategia del capo dell’Eliseo, che nei giorni seguenti anziché tornare sui propri passi ha confermato quanto detto, l’indebolimento della Nato apre la strada all’eliminazione della sanzioni contro la Russia, imposte dopo l’annessione della Crimea. E, poi, Macron ritiene che gli Stati Uniti abbiano “voltato le spalle agli alleati”, perseguendo una politica indipendente in Siria. Anche in Germania aumentano i dubbi sull’Alleanza Atlantica. Mentre in Polonia, storico alleato degli Usa, il sentiment antirusso continua a spingere l’asticella verso Washington.
In questo quadro si inserisce l’attacco che il giornalista polacco Jakub Mielnik, con un passato anche alla Bbc, ha sferrato contro il presidente francese. In un articolo intitolato “Macron, l’utile idiota del Cremlino”, Mielnik spiega che i Paesi europei in realtà non possono badare alla propria sicurezza militare senza il sostegno degli Stati Uniti. Secondo il giornalista, anche durante la guerra fredda e dopo il crollo dell’Urss, l’Europa si è dimostrata impotente di fronte ai problemi sul terreno.
“L’impotenza diplomatica e l’indecisione nella sfera militare sono state le ragioni principali dello scoppio della sanguinosa guerra in Jugoslavia negli anni ‘90, che è stata fermata solo dopo l’intervento degli Usa (e per fare in modo che gli alleati europei potessero salvare la faccia è stata condotta un’operazione sotto le spoglie della Nato)”, scrive Mielnik. Il giornalista polacco omette però di ricordare che sono state usate armi all’uranio impoverito e che i bombardamenti hanno perlopiù colpito i civili.