Recep Tayyip Erdogan conferma che l’offensiva va avanti, nonostante l’invio delle truppe del regime siriano di Bashar al-Assad. Mentre l’Europa si stringe contro l’offensiva concordando di limitare le esportazioni di armi in Turchia, gli Stati Uniti di Donald Trump annunciano le sanzioni per l’operazione nel nord della Siria. “Sono pronto a distruggere rapidamente l’economia turca se i leader turchi continuano questa strada pericolosa”, twitta Trump.
“Se la Turchia continuerà la sua operazione, esacerberà la crisi umanitaria, con potenziali disastrose conseguenze. Per evitare ulteriori sanzioni Ankara deve cessare la sua offensiva unilaterale nel nord-est della Siria e tornare al dialogo con gli Stati Uniti sulla sicurezza della regione”. Lo afferma il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo. Intanto il vicepresidente americano, Mike Pence, ha annunciato che si recherà in Turchia.
Trump ha intanto firmato il decreto con cui dà il via libera alle sanzioni Usa alla Turchia. In particolare sono state imposte sanzioni a tre ministri del governo turco coinvolti nell’offensiva nel nord-est della Siria che per Washington mettono in pericolo la vita di civili innocenti e destabilizzano la regione. Si tratta del ministro della Difesa, Hulusi Akar, di quello dell’Interno, Suleyman Soylu, e dell’Energia, Fatih Donmez.