Migliaia di manifestanti hanno sfidato domenica 15 settembre il divieto della polizia di Hong Kong, partecipando alla marcia pro-democrazia diretta verso Central, la zona delle sedi governative e istituzionali. Si è consumato così il 15/mo weekend consecutivo di proteste in quella che è stata una colonia britannica dal 1841 al 1997, anno in cui è tornata sotto la sovranità di Pechino.
Si sono radunati in centinaia davanti alla sede del Consolato britannico a Hong Kong chiedendo a gran voce il sostegno della comunità internazionale alla loro mobilitazione per le riforme democratiche. Tra le bandiere del Regno Unito, i dimostranti hanno cantato l'inno nazionale (“God Save the Queen”).
Intanto, qualcosa di muove anche a Londra. La scorsa settimana, circa 130 parlamentari britannici hanno sottoscritto una lettera inviata al ministro degli Esteri Dominic Raab sollecitando gli Stati del Commonwealth a dare ai residenti di Hong Kong la seconda cittadinanza.