“Esprimo il mio più profondo rammarico per queste ferite del passato, il cui dolore è oggi alimentato dalle discriminazioni ancora presenti nelle nostre società”. Parole storiche di Re Filippo del Belgio contenute in una lettera inviata al presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi, nella giornata che celebra 60 anni dall’indipendenza.
È la prima volta nella storia del Paese che un regnante rivede la propria storia coloniale facendo un mea culpa. Al tempo dello Stato indipendente del Congo, quando il territorio era di proprietà esclusiva di Re Leopoldo II furono commessi atti “che continuano a pesare sulla nostra memoria collettiva”, ha detto Re Filippo che regna dal 2013. “Il periodo coloniale che seguì (dal 1908 al 1960 quando il Congo passò dalle mani di Leopoldo a quelle dello Stato belga) causò sofferenza e umiliazione”.
Il Paese è uno dei più ricchi del continente africano tra miniere di diamanti, rame, uranio e altri minerali, tutte risorse concentrate maggiormente nella regione del Katanga e sfruttate da aziende straniere.