Il governo di Fayez al-Serraj a Tripoli e Agila Saleh, presidente del Parlamento di Tobruk, nell’Est della Libia, con dichiarazioni parallele hanno annunciato il cessate il fuoco in tutta la Libia e nuove elezioni politiche nel marzo del 2021.
La notizia arriva dopo alcune settimane di negoziati che sono stati favoriti dalle Nazioni Unite e spinti dagli Stati Uniti. Probabilmente, dopo i suoi insuccessi militari, Khalifa Haftar è stato convinto ad accettare un accordo politico, il cui annuncio pubblico è stato affidato ad Agila Saleh.
Il capo del governo di Tripoli, Fayez al-Serraj, ha precisato che secondo la sua parte il cessate-il-fuoco entrerà in vigore “su tutto il territorio della Libia”, e ha aggiunto che la tregua comprenderà anche la “smilitarizzazione di Sirte e Jufra”, due località strategiche occupate negli ultimi mesi dalle forze del generale Haftar e dalle forze militari russe.
Nella sua dichiarazione, al-Serraj ha anche aggiunto che “l’obiettivo finale è ripristinare la piena sovranità sul suolo libico ed espellere le forze straniere (in particolare Egitto e Russia, ndr)”.
Ma anche se il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha commentato con favore l’intesa appena raggiunta, l’obiettivo di Serraj di riprendere il controllo su tutta la Libia è un progetto che le autorità dell’Est del paese nordafricano difficilmente accetteranno.