Dopo alcune settimane di relativa ‘calma’, i gilet gialli hanno infuocato il loro 18° sabato consecutivo di protesta. Saccheggi, devastazioni e scontri con la polizia, attaccata dai black bloc, sugli Champs-Elysees. Alcuni manifestanti hanno tentato di aggirare gli sbarramenti della polizia per raggiungere l'Eliseo, ma sono stati respinti con lacrimogeni e getti di idrante sull'avenue Franklin Roosevelt.
"Non si tratta né di manifestanti né di casseur, questi sono solo assassini": questo il commento del ministro dell'Interno, Christophe Castaner, all'incendio di un palazzo, partito dalle fiamme appiccate durante i disordini sugli Champs-Elysees all'agenzia di una banca. Undici persone sono rimaste ferite, in modo non grave. Una donna con il bambino, rimasti intrappolati al secondo piano, sono stati salvati in extremis dai pompieri.
"Bisogna prendere delle decisioni chiare affinché tutto questo non si ripeta - ha detto il presidente francese Emmanuel Macron - perché quel che è avvenuto sugli Champs Elysees non si chiama manifestazione. Tutti coloro che erano là sono complici di quanto è accaduto".
Secondo la prefettura, 10 mila gilet gialli hanno manifestato a Parigi, 14.500 in tutta la Francia. Sebbene complessivamente sia sceso in termini di partecipazione (rispetto alla prima manifestazione del 17 novembre scorso), il movimento resiste. Diciotto sabati consecutivi non è uno scherzo. E non sono bastati i 10 miliardi di euro in misure speciali volute da Macron a placare le mobilitazioni.