La protesta dei gilet gialli in Francia è giunta al 21° sabato consecutivo di mobilitazione. Alle dimostrazioni, che non sono state caratterizzate da incidenti di rilievo, hanno preso parte complessivamente 22.300 persone, delle quali 3.500 a Parigi. Le cifre, diffuse dal ministero dell'Interno, indicano la più debole partecipazione popolare dall'avvio del movimento di protesta.
La settimana scorsa i manifestanti erano stati 33.700, dei quali 4.000 nella capitale. In occasione del primo sabato di mobilitazione, lo scorso 17 novembre, le dimostrazioni avevano riunito in tutto il paese 282.000 persone: un livello di partecipazione mai più superato. Il movimento, tuttavia, contesta regolarmente le cifre diffuse dal governo.
Secondo uno dei manifestanti, Jeremy Gibon sentito da Euronews, spiega:"Vogliamo un referendum di iniziativa popolare, perché fin quando questi politici restano al loro posto, non saremo in grado di installare il nostro nuovo sistema: e dunque questa resta una guerra di logoramento. Crediamo che solo facendo cadere tutto potremo ricostruire qualcosa. Avremo tutto il tempo per ricostruire, perché vinceremo, vedrete".
Un chiaro messaggio a pochi giorni dalla sintesi del "Grande dibattito nazionale", l'iniziativa voluta da Emmanuel Macron per tentare di ricomporre le fratture sociali nel paese: ad oggi è costata 12 milioni di euro e coinvolto un milione e mezzo di cittadini, ma la sua efficacia è tutt'altro che scontata.