La Germania si avvia ad entrare (nel 2020) nella peggiore recessione dalla fine della seconda guerra mondiale: il Pil scenderà del 6,5%. Ma a una condizione: che non ci sia una seconda ondata.
La produzione industriale è già scesa al livello più basso degli ultimi 20 anni e l’export a maggio ha evidenziato la forte dipendenza della Germania dai mercati europei e extracomunitari. Le esportazioni nel corso di quest’anno crolleranno del 14,5%.
In termini assoluti, la disoccupazione salirà a 2,72 mln di unità (nel 2019 era pari a 2,27 mln).
“Stiamo andando verso una profonda recessione”, ha affermato la consulente economica del governo Veronika Grimm, aggiungendo che per recuperare i livelli pre-Covid bisognerà attendere il 2022. L’anno prossimo, infatti, ci sarà un rimbalzo (+4,5%) ma non tale da riassorbire la perdita accumulata nel 2020.