Nella proposta franco-tedesca il debito non verrebbe conteggiato singolarmente per ogni Stato membro, bensì sarebbe considerato puro debito dell’Ue, giudicato “AAA”, e implicitamente sostenuto dai futuri contributi dei Paesi.
Proprio per questo non sarà facile ottenere il consenso di tutti i membri europei sulla proposta di mutualizzazione avanzata da Francia e Germania. Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia – i cosiddetti ‘falchi del nord’ - hanno già comunicato la loro contrarietà al Recovery Fund. “Sarà una partita difficile, non bisogna nasconderselo”, ha detto il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, riferendosi ai quattro Stati.
Anche se non parte in discesa, il piano avanzato dalle prime due economie dell’Ue rappresenta in ogni caso un passo concreto verso la mutualizzazione del debito. Una rivoluzione se si pensa che fino a pochi giorni fa questo ultimo punto era un tabù per Germania (e Paesi Bassi). Molti contribuenti tedeschi temono infatti di dover sopperire all’irresponsabilità fiscale di altri (europei).