Salvador Cienfuegos, ex ministro messicano della Difesa, è stato arrestato a Los Angeles. Era appena sceso dall’aereo assieme alla sua famiglia con la quale stava andando in vacanza in California. L’accusa è di traffico di droga e riciclaggio di denaro.
Il suo arresto ha il sapore di una vendetta da parte del Chapo Guzmán che dopo la condanna all’ergastolo aveva minacciato di svelare gli intrecci tra Cartelli e Stato. Ma ora le relazioni tra Usa e Messico, due grandi Paesi che hanno tremila chilometri di confine in comune, rischiano di entrare in crisi.
Cienfuegos non è un ministro qualsiasi. È un generale, capo dell’Esercito, per due governi al vertice della sicurezza messicana. Oggi ha 72 anni, per 13 è stato una figura di primissimo piano nella guerra ai Cartelli. Prima con Felipe Calderón (2006-2012) e la sua disastrosa guerra alla droga, poi con Enrique Peña Nieto (2012-2018).