“Abbiamo urgente bisogno di un sostegno dello Stato”. Anne Rigail, la direttrice generale di Air France, lo ha detto chiaramente.
La compagnia aerea, che rischia di ritrovarsi a corto di liquidità dopo aver fermato il 90% della sua attività da quando è cominciata la crisi sanitaria, ha prenotato delle linee di credito per 6 miliardi di euro con le banche che sarebbero garantiti dal governo di Parigi e L’Aia, azionisti rispettivamente con il 14,3% e il 14% del capitale.
Air France ha invitato il governo a sbloccare al più presto le garanzie per i prestiti, ma ci potrebbe essere un’altra novità nel frattempo. Il vettore potrebbe ottenere aiuti finanziari diretti dal governo di Parigi.
Il ministro dell’Economia Bruno Le Maire non ha scartato l’ipotesi di partecipare a una ricapitalizzazione della compagnia aerea. “Air France potrà contare su un massiccio sostegno da parte dello Stato - ha detto Le Maire -. Vogliamo difendere a ogni costo questa compagnia, che è un simbolo dell’industria francese.”