Si inasprisce il conflitto sociale in Francia, dove all’ennesimo giorno di sciopero dei trasporti contro la riforma delle pensioni 90 mila case sono rimaste senza luce a causa di azioni volontarie commesse da esponenti del sindacato Cgt nella rete elettrica di Lione e della regione della Gironda (Rte).
Intanto, in un Paese bloccato da ormai 12 giorni, il premier ha convocato i sindacati per mercoledì. E il responsabile dei sindacati autonomi dell’Unsa, Laurent Escure, ha ammesso che “ormai i negoziati e il dialogo si fanno con l’Eliseo e il governo”. L’esecutivo, tuttavia, si mostra irremovibile: “La riforma previdenziale non cambia”.
Oggi (martedì 17 dicembre), intanto, ci sono state nuove manifestazioni. Circa 600 mila persone (secondo il governo) sono scese in piazza. La cifra lievita a quasi 2 milioni per i sindacati.