“Il confronto deve prevalere sullo scontro. Ma vi assicuro che la riforma sulle pensioni di cui mi sono fatto carico sarà portata a termine”. Emmanuel Macron non fa alcun passo indietro sul progetto di riforma del sistema previdenziale e si limita ad auspicare che “governo, associazioni imprenditoriali e rappresentanti dei lavoratori trovino in tempi brevi un compromesso” sulla linea delle indicazioni in arrivo dall’Eliseo.
“Le decisioni che dobbiamo prendere possono fare male e creare proteste, lo so – ha detto il presidente francese -. Ma io devo pensare al futuro del paese”. La riforma delle pensioni “è un progetto di giustizia e progresso sociale che porta all’universalità – ha spiegato – a un sistema dove tutti hanno gli stessi diritti sin dalla prima ora in cui lavorano e che si occupa di chi oggi è trascurato dalla previdenza: donne, commercianti e agricoltori su tutti”.
Le parole di Macron non contribuisce a far scendere i toni di uno sciopero ad oltranza che va avanti ormai da quattro settimane. I negoziati dovrebbero ripartire il 7 gennaio con un incontro tra governo e sindacati. Intanto l’astensione dal lavoro è scesa, ma in sciopero ci sono un terzo dei macchinisti, quanto basta a ridurre sensibilmente i servizi. A Parigi sono solo due le linee della metro che funzionano regolarmente.