Le crisi idriche spostano 70 milioni di persone all'anno

Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa: "L'acqua rappresenta un diritto umano inalienabile eppure parliamo ancora di un bene commerciale sul quale ottenere la massimizzazione del profitto"

Le crisi idriche spostano 70 mln di persone all'anno

"Le crisi idriche spostano ogni anno circa 70 milioni di persone e generano conflitti sanguinari, con un incremento del 150% dal 2000 a oggi". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, intervenendo a Parigi alla Conferenza internazionale sull'acqua organizzata dall'Unesco.

"La disponibilità di acqua dolce - ha spiegato il ministro - sta progressivamente diminuendo con la crescita della popolazione e con l'aumento degli impieghi agricoli, industriali ed energetici, mentre le regioni continentali diventano sempre più secche a causa dei cambiamenti climatici".

I numeri sono impietosi. Tre persone su 10 non hanno accesso all'acqua potabile, 6 persone su 10 non hanno servizi igienici sicuri, 2 miliardi di persone vivono in Paesi sottoposti a forti stress idrici.

"L'acqua è sopravvivenza e rappresenta un diritto umano inalienabile - ha concluso Costa -, eppure parliamo ancora di un bene commerciale sul quale ottenere la massimizzazione del profitto, come si potrebbe fare per qualsiasi prodotto posto in commercio".

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