È uno scandalo che riguarda milioni di consumatori di acque minerali, non informati sulle pratiche di purificazione, e migliaia di posti di lavoro a rischio.
Secondo un’inchiesta di Le Monde e Radio France, il leader mondiale nel mercato delle acque minerali, Nestlé Waters, ha utilizzato pratiche vietate, come i trattamenti a raggi ultravioletti e i filtri a carbone attivo su alcune delle sue acque minerali per preservarne “la sicurezza alimentare” ; quantomeno quest’ultimo è l’obiettivo dichiarato dal colosso.
Il governo francese sarebbe stato informato da Nestlé circa metodi utilizzati fino al 2021. I marchi interessati, Perrier, Vittel, Hépar e Contrex, tutti di proprietà di Nestlé, sarebbero ormai “pienamente conformi al quadro normativo applicabile in Francia”, ha garantito l’azienda.
Le normative europee vietano qualsiasi disinfezione dell’acqua minerale, che deve naturalmente essere di elevata qualità microbiologica (a differenza dell’acqua del rubinetto, che viene disinfettata prima di diventare potabile). Un regolamento la cui interpretazione esclude i trattamenti ultravioletti e i filtri a carboni attivi utilizzati da Nestlé Waters almeno fino al 2021.