Recep Tayyip Erdogan è pronto a “inviare truppe turche in Libia” se il governo del premier Fayez al-Serraj “lo richiederà”.
È l’ultima mossa del presidente turco nell’offensiva sul fronte libico, dopo l’accordo sui nuovi confini marittimi firmato a Istanbul una settimana fa. Erdogan ha spiegato che la decisione sarebbe legittima in quanto “anche se c’è un embargo dell’Onu sulle forniture di armi il governo libico può chiedere a un altro Stato di dispiegare le sue forze sul territorio”.
L’esecutivo di Al-Serraj è l’unico riconosciuto dalla comunità internazionale ma controlla soltanto il 10% del Paese nordafricano. Quanto all’embargo sulle armi, non è stato rispettato finora dalla Turchia, così come dagli alleati di Khalifa Haftar, cioè Emirati, Arabia Saudita, ed Egitto.
Erdogan ha poi aggiunto che Turchia e Libia potrebbero condurre ricerche congiunte per i giacimenti di gas nel Mediterraneo orientale, adesso incluse nelle loro acque territoriali. L’intesa fra i due paesi ha tuttavia irritato Grecia ed Egitto. E in ogni caso deve essere approvata dall’Onu per aver valore internazionale.