"Il prossimo governo italiano dovrebbe porsi l'obiettivo di tagliare il suo pesante debito pubblico". Questo è l'invito che la Commissione europea ha rivolto alla terza economia europea, avvertendo sul rischio che l'instabilità finanziaria da Roma possa estendersi all'intera zona euro.
"Data la sua importanza sistemica, l'Italia è una fonte di ricadute potenzialmente significative per il resto dell'area euro", spiega il rapporto dell’organo di governo europeo. Per questo il commissario all'Economia, Pierre Moscovici, ha ricordato quanto sia importante che l'Italia, membro fondatore dell'Ue, si doti di una politica credibile sul debito.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, ha – promosso il paese per quest’anno e – raccomandato un taglio del disavanzo strutturale il prossimo anno di 0,6 punti percentuali.
Secondo Bruxelles i rischi di sostenibilità a medio termine rimangono elevati, in quanto l'avanzo primario strutturale è ancora insufficiente per riuscire a determinare una rapida diminuzione del debito pubblico.
A ciò occorre aggiungere che l’eventuale irrigidimento della politica monetaria accomodante della Banca centrale europea potrebbe rivelarsi particolarmente costoso per l’Italia.