Il valore della ricchezza detenuta all’estero dai possessori dei grandi patrimoni italiani. Si tratta, per la precisione, di 196,5 miliardi di euro: il problema è che in larga parte non sono dichiarati al Fisco. Di questi, 181 mld sono depositati nei conti correnti delle banche offshore oppure in altre attività finanziarie come azioni, obbligazioni, fondi di investimento, polizze vita.
Il calcolo è contenuto nell’indagine “Global Tax Evasion Report 2024” di EuTax Observatory. Ma dove si trovano tutti questi soldi? Ben 82,6 mld sono depositati in Svizzera, altri 61,5 miliardi sono stati localizzati nelle aree fiscali protette all’interno dell’Ue, ulteriori 26,6 mld nelle giurisdizioni asiatiche e 11 mld nelle aree offshore del continente americano.
Una somma stimata in 15,5 mld è stata invece impiegata per l’investimento in beni immobili in Costa Azzurra, nelle grandi capitali europee come Parigi e Londra, e in altre aree come Dubai e Singapore.
In totale, la ricchezza offshore degli italiani, calcolata in base alle fonti di informazioni note e rilevabili, è in pratica pari al 10,6 per cento del Pil domestico. Si tratta di una ricchezza, sottratta di fatto al sistema imprenditoriale e al mercato dei capitali del nostro Paese, con cui ad esempio ci si potrebbero costruire 17 ponti sullo Stretto di Messina.