Mentre le macchine e l’intelligenza artificiale assumono sempre più ruoli che prima venivano svolti dagli esseri umani, la politica e l’economia stanno valutando i costi che questa transizione impone e su quali parti della società ricadranno gli oneri.
Ecco allora che le tasse sui robot – secondo il think tank Bruegel - potrebbero rappresentare una possibile via d’uscita per gestire la sfida dell’automazione e la sostituzione uomo-macchina.
Il rischio che quote importanti della forza lavoro perdano la loro occupazione è alto. E, sebbene altri mestieri sorgeranno, ci sarà comunque uno shift generazionale. In pratica, non saranno i lavoratori licenziati a occupare i nuovi posti.
Per questo la politica fiscale sarà probabilmente chiamata a compensare le distorsioni dovute al passaggio dalla produzione guidata dall’uomo a quella ad alta intensità di capitale in settori specifici.
La scommessa tuttavia è fare in modo che chiedere alle imprese di contribuire a pagare i costi del cambiamento sociale non equivalga al soffocamento dell’innovazione, progettando politiche fiscali che tengano conto delle esternalità negative e positive.