Carrefour e Tesco si alleano per sfruttare il loro potere d'acquisto nei confronti dei fornitori e tagliare, così, costi e prezzi. Lo hanno annunciato i due giganti della distribuzione, che complessivamente realizzano ricavi pari 100 miliardi di euro l'anno.
Tesco è il primo dominatore del mercato britannico nel settore alimentare, mentre Carrefour è il leader europeo. L'anno scorso, Tesco - che impiega 440 mila lavoratori - ha registrato utili per 1,7 miliardi di euro e vendite per 65 mld. Carrefour gestisce 12.300 negozi in oltre 30 paesi e conta 375 mila dipendenti in tutto il mondo. L'anno scorso ha registrato vendite per 88 mld.
Il settore, nonostante un livello di ricavi impressionanti e un’ingordigia che lascia ai produttori agricoli un misero 5% delle vendite, sta subendo la concorrenza al ribasso di gruppi come Lidl e Aldi. E, poi, la minaccia di Amazon di entrare nel settore. Ecco perché i grandi marchi stanno cercando di aggregarsi con l’obiettivo di ridurre i costi e aumentare la redditività.
I primi quattro distributori del Regno Unito - Tesco, Sainsbury, Asda e Morrisons – stanno tutti cercando di accrescere le proprie dimensioni. Ma l’eccessiva concentrazione del mercato rischia di riverberare effetti negativi su tutta la filiera, mettendo un’eccessiva pressione sui prezzi
Il paradosso è che la performance di Tesco è costantemente migliorata dal 2014, quando ha registrato i peggiori risultati della sua storia con una perdita al lordo delle imposte di 7,2 mld. A gennaio, Carrefour ha annunciato un importante piano di ristrutturazione, che prevede una riduzione dei costi di 2 mld entro il 2020 e un investimento di 2,8 mld nell'e-commerce entro il 2022. Forse un po’ tardi per sperare di competere con Amazon per un’industria, quella alimentare, che evidenzia ricavi record e, dall’altro, comprime a livelli insostenibili quelli degli agricoltori. Un gioco, estremo, che potrebbe rompersi.