Unicredit sta valutando di tagliare fino a 10 mila posti e di ridurre i costi operativi nell'ambito del nuovo piano strategico che verrà presentato a dicembre. Sui tagli i numeri sono ancora in fase di revisione e potrebbero alla fine risultare più bassi. È quanto anticipa l’agenzia Bloomberg.
Durissimo invece il commento rilasciato all’Ansa da Lando Sileoni, segretario generale della Fabi (sindacato bancario): “Messaggio a Jean Pierre Mustier, ceo di Unicredit: se queste indiscrezioni fossero confermate stavolta si fa a cazzotti e se serve useremo altro”.
I licenziamenti coinvolgeranno principalmente il personale in Italia, dove la compagnia ha il maggior numero di dipendenti. UniCredit si unisce così ad altre grandi banche europee che tagliano i costi e riducono il numero di posti di lavoro mentre cercano di adattarsi a bassi tassi di interesse che rendono più difficile per gli istituti di credito aumentare le entrate.
Come dimostra quanto sta accadendo anche ad altre importanti banche europee. Deutsche Bank ha in programma di tagliare 18 mila dipendenti, mentre Société Générale ad aprile ha annunciato piani per ridurre 1.600 posti di lavoro.