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Per l’eurozona il 2017 è stato l'anno boom: Pil a +2,5%, la crescita annuale più forte da dieci anni (nel 2007 fu +3) e per il secondo anno consecutivo meglio degli Usa. I guadagni delle aziende volavano, l'anno scorso: +52% in media per le 500 società top europee. Nel primo trimestre 2018 per lo stesso blocco, invece, guadagni invariati. Uno stop pauroso.
Ma non basta, perché nel secondo trimestre i segnali sono anche peggiori, cioè c'è un calo degli utili, e proprio dai colossi del Paese-locomotiva, la Germania. Tra stasi e arretramenti, mandano sinistri scricchiolii Volkswagen, BMW, Daimler, Bayer, Henkel, Continental, Osram e anche Deutsche Poste.
Forse, quindi, doveva essere proprio questa fase calante il momento in cui SuperMario avrebbe dovuto usare il suo bazooka. O quantomeno continuare a usarlo. E invece ha deciso di riporlo nell'armadio, sull'onda del galoppo del 2017. Che ormai, però, è solo un ricordo. E sull'Europa non sono ancora arrivati gli effetti della guerra commerciale scatenata da Trump...