Cambio di strategia: adesso alla Cina serve una moneta forte per evitare la fuga di capitali

Cambio di strategia: adesso alla Cina serve una moneta forte

La visita di Trump ha permesso alle autorità cinesi di annunciare l’apertura del settore finanziario ai capitali esteri. L’obiettivo è arginare la sfiducia delle banche straniere nelle riforme finanziarie.

Infatti, nel momento in cui la seconda economia del mondo, ovvero la Cina, si candida a diventare un polo finanziario con ambizioni globali, l’atteggiamento negativo degli istituti bancari esteri verso le riforme cinesi non è un bel segnale. E soprattutto è all’origine del forte deflusso di capitali che ha contribuito al deprezzamento dello yuan, quest’anno a un minimo storico rispetto al dollaro.

Ecco, quindi, che una maggior apertura alle acquisizioni e partecipazioni estere diviene indispensabile per bilanciare lo squilibrio tra i flussi in entrata e quelli in uscita.

È finito il tempo in cui uno yuan debole serviva all’obiettivo di tenere elevate le esportazioni, ora a Pechino serve una moneta forte per evitare la fuga di capitali, esteri ma soprattutto cinesi.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Pil pro-capite

L’andamento del Pil pro-capite espresso in dollari statunitensi dal 1990 al 2023.

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com