Dopo la Polonia, anche la Grecia si muove. La Guerra passa, ma le ferite restano. Il Parlamento ellenico ha dato mandato al primo ministro Alexis Tsipras di chiedere i danni alla Germania per la Seconda Guerra Mondiale.
Atene invierà una nota a Berlino per "aprire un dialogo su tale questione. Si tratta di un dovere storico e morale soprattutto in un momento in cui l'estrema destra, il nazionalismo e il razzismo minacciano l'Europa", ha spiegato Tisipras.
Non è noto il conto. Secondo alcuni, arriverebbe a oltre 300 miliardi di euro. Sul terreno persero la vita 300 mila greci. E il Pireo non ha scordato quel prestito da 30 mld estorto da Adolf Hitler alla Banca centrale greca nel 1942 per finanziare la guerra tedesca in Nord Africa.
Potrebbe così essere più vicina la resa dei conti tra Atene e Berlino. E la Grecia, ancora schiacciata dalla crisi, non ha dimenticato anche un’altra più recente ferita: il programma di austerità imposto al paese ellenico e che, per molti greci, avrebbe esacerbato la recessione anziché contribuire al suo superamento.
Non sarà comunque una strada in discesa per Tsipras. Per Berlino vale l’accordo del 1960, quando la Grecia accettò i 115 milioni di marchi offerti dal governo tedesco per riparare ai danni subiti durante la Guerra. Un capitolo chiuso, che ora Atene prova a riaprire.