Il Punto Q Risultati 76-90

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Due brevi precisazioni sui ‘fratelli Bianchi’ e ‘reddito di cittadinanza’

Adesso ci scandalizziamo se i fratelli Bianchi (i due relitti umani di Artena accusati di aver ucciso Willy Monteiro Duarte) percepiscono il reddito di cittadinanza. Così come alcune decine di detenuti nel carcere di Foggia. Cosa ci stupisce? In un paese con un’elevata evasione fiscale sono probabilmente in tanti a ricevere strumenti di sostegno al reddito (non solo il Reddito di cittadinanza) pur non avendone di fatto diritto. [continua ]

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Migranti, la svolta di von der Leyen è epocale

La notizia segna un cambio di passo radicale nell’approccio al fenomeno delle migrazioni. “Aboliremo il Regolamento di Dublino, sarà sostituito da un nuovo sistema di governance dei flussi migratori”, ha detto Ursula von der Leyen. Dunque stop alla responsabilità della gestione dei migranti in capo al Paese di primo ingresso, ovvero alla norma che da anni pesa come un fardello sui paesi mediterranei. [continua ]

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La scuola (non) è una fabbrica

Con la diffusione del virus SARS-CoV-2 e relativa diffusione pandemica della malattia associata denominata COVID-19, il sistema scolastico italiano è stato sottoposto ad una forte onda d’urto che lo ha costretto a fermare le attività didattiche in presenza (dal 5 marzo su tutto il territorio nazionale) e ad attivare una modalità didattica “a distanza” (la cosiddetta DaD). [continua ]

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Genova rinasce. Ma la ferita non si rimargina

A Genova rinasce il ponte che il 14 agosto 2018 ha seppellito 43 vite sotto 35 mila metri cubi di detriti. Il nuovo Ponte San Giorgio, che è stato ricostruito sulle macerie del vecchio Morandi, misura 1.067 metri di lunghezza e 45 metri di altezza. Ma sono altri i numeri che fanno impressione: 17 mila tonnellate d’acciaio, 67 mila metri cubi di calcestruzzo, 330 imprese coinvolte, oltre 1.000 persone al lavoro, 202 milioni di euro il costo. [continua ]

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Recovery Fund, intesa storica. Vince l’asse Parigi-Berlino

Certo, come in tutte le trattative qualcosa si lascia per arrivare a un’intesa. I detrattori dell’Ue possono evidenziare che il fondo perduto è diminuito (per l’Italia poco meno di 4 miliardi), che i rimborsi a Danimarca, Germania, Olanda, Austria e Svezia sono aumentati, che la governance non è affidata alla Commissione bensì al Consiglio. Ma i medesimi detrattori non possono negare che approvando il Recovery Fund l’Ue ha fatto un importante passo in avanti: ha accettato di mutualizzare il debito dei singoli paesi. [continua ]

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Angela e i demoni (dentro di noi)

Certo, la trattativa sul Recovery Fund non sarà una passeggiata. Probabilmente lo stanziamento non sarà di 750 miliardi di euro, come inizialmente proposto da Francia e Germania. Così come aumenta il rischio che la decisione sull’approvazione dei Recovery Plan (che i governi nazionali dovranno presentare per poter accedere ai fondi) sarà spostata dalla Commissione europea al Consiglio europeo (dove siedono i capi di governo), rendendo in qualche modo più ‘rischioso’ l’ok ai programmi dei singoli paesi. [continua ]

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Oms, i problemi non sono iniziati con Trump. E neanche con la Cina

I contributi obbligatori all’Oms sono passati dal 62% nel 1970/71 al 28 nel 2006/7, mentre i contributi volontari sono passati dal 18% al 72. Il problema è che nessuna organizzazione può elaborare piani credibili a lungo termine basati su contributi volontari, che per natura sono fluttuanti. Nel corso degli anni gli Stati Uniti e (anche) l’Ue hanno indebolito l’Oms privandola di finanziamenti (certi) a lungo termine. [continua ]

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Una battaglia infinita per ottenere 36 mld (a debito) dal Mes. Ma per farci cosa? È un ‘lusso’ che l’Italia può permettersi?

La lotta è stata dura, ma è stata vinta. Nelle settimane scorse la svolta storica di Bruxelles: ‘sì’ al Mes senza condizioni per le spese nel settore sanitario. Il dibattito in Italia è andato avanti per settimane, ma c’è stato qualcuno che ha sollevato la questione di cosa farci con questo fiume di soldi? Il problema è che, oltre a essere un debito da restituire in soli 10 anni, è vincolato all’ambito sanitario. [continua ]

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È grazie a Erdogan e alla sua ‘Piccola Cina in Africa’ se Silvia Romano è libera

Una prigionia interminabile, ma anche una tempra eccezionale. Silvia Romano è rimasta diciotto mesi nelle mani dei suoi rapitori, che l’hanno spostata almeno tre volte in altrettanti villaggi fino alla liberazione a 30 km da Mogadiscio dove l’avevano portata per lo scambio. A rapirla erano stati gli al Shabaab, il gruppo islamista che in Somalia si batte per instaurare un regime islamico. [continua ]

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Dalla nomenklatura tedesca un duro attacco alle Istituzioni europee e, soprattutto, all’Italia

Un affronto mai visto prima all’indipendenza dell’Eurotower, sede della Banca Centrale Europea, e all’autonomia della Corte di Giustizia che arriva dalla Germania. Ma non dal governo di Berlino, che anzi è ritenuto da molti in terra tedesca troppo accondiscendente con le politiche introdotte da Mario Draghi quando era alla guida della Bce. Bensì dalla Corte costituzionale tedesca. [continua ]

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Imprese e lavoratori vanno aiutati. Ma fare più debito non basterà. E allora?

Imprese e lavoratori vanno aiutati. Aumentando il debito pubblico, ok. Ma in qualche modo lo Stato dovrà alimentare anche le entrate fiscali. I nodi verranno al pettine tra agosto e settembre quando – al momento di mettere nero su bianco la prossima legge finanziaria - apparirà evidente che aumentare il debito non sarà comunque sufficiente per consentire allo Stato di continuare a funzionare. [continua ]

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Il paradosso dell’Italia. Il primo paese a essere colpito nell’Ue. L’ultimo a ripartire?

Il grido d’allarme proviene da Parigi e dovrebbe preoccupare anche il governo italiano. “Se la Francia rimane in lockdown più a lungo della Germania, il divario economico tra i due paesi rischia di allargarsi in modo irreversibile e insostenibile” scrive Matthieu Courtecuisse su Les Echos. Le stime diffuse dall’Fmi d’altronde sono impietose e parlano di un’economia globale ed europea in grave recessione. “In gioco – aggiunge Courtecuisse – c’è la sopravvivenza dell’euro e dell’unità europea”. [continua ]

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La Lombardia meriterebbe un presidente all’altezza

Il presidente della Lombardia da giorni è in polemica con il governo centrale. Nella regione volano dell’economia del nostro paese qualcosa è andato storto. La diffusione del virus è partita da lì nel nostro Paese. Ma da quel momento in poi in Lombardia la situazione è precipitata e la giunta a guida leghista non è sembrata in grado di gestire la situazione. L’errore fatale è stato quello di non dichiarare subito la zona rossa in tutti i comuni focolaio. [continua ]

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Eppure ci sarebbe un modo (semplice) per capire quanti siano i decessi effettivi

Bombardati di dati come siamo su base quotidiana dovrebbe essere facile avere il quadro della situazione in merito alla diffusione del Covid-19 quantomeno dal punto di vista statistico. E, invece, no. A fronte di numerosi dati e rispettabili modelli econometrici si dibatte su quanti siano effettivamente i decessi. E quale sia il reale tasso di mortalità. [continua ]

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Per uscire dalla crisi l’Ue potrebbe aver bisogno di un nuovo ‘Piano Marshall’. Sarà cinese questa volta?

Adesso che la pandemia del Covid-19 sta sconvolgendo il mondo, in molti hanno iniziato a chiedersi cosa accadrà quando questa crisi sarà terminata e quale sarà l’eredità che la gestione della pandemia ci lascerà. I presupposti sono infausti visto che il rischio di una grave recessione globale incombe. L’Europa ha intanto chiuso le frontiere – il che avrà un impatto importante sul Pil comunitario – e sospeso il Patto di stabilità. [continua ]

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